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I corpi presentano tracce di violenza carnale

10 Mag

Il film italiano della settimana

Di Rocco

I CORPI PRESENTANO TRACCE DI VIOLENZA CARNALE-1973 di Sergio Martino

Proseguendo il viaggio attraverso pellicole di culto e geniali mestieranti del nostro cinema, vi parliamo di un film e di un regista che non potevamo proprio trascurare. Il regista e’ Sergio Martino, che forse incarna piu’ di ogni altro il regista di b-movies all’italiana. Forse proprio per questo e’ amatissimo da Tarantino ed Eli Roth, che non perdono occasione per organizzare negli States proiezioni pubbliche dei suoi migliori thriller. Sergio non si e’ mai fatto problemi nel copiare colleghi italiani ed americani, ha seguito spesso la corrente attingendo a piene mani dal sesso e dal sangue che piu’ facevano botteghino. Non ha mai avuto il talento di Bava e Fulci ne’ ha saputo dare ai suoi film la stessa impronta stilistica. Inoltre ha voluto spesso occuparsi della stesura di sceneggiature e dialoghi non di gran livello. Ma da questo non di rado nascevano dei gran film. E’ un regista al quale tutti gli amanti del cinema di genere devono dire grazie. Ci ha regalato un Lino Banfi nel pallone, Ursula Andress seminuda braccata dai cannibali (La montagna del dio cannibale), uno spaghetti-western talmente estremo da uscire con il divieto ai minori di 18 (Mannaja), le peripezie comico-erotiche di Gigi e Andrea e molto altro. Ci ha mostrato il lato oscuro della Fenech (Lo strano vizio della signora Wardh, Il tuo vizio e’ una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave) e tutto il resto (Giovannona Coscialunga). Il film di cui vi parliamo oggi e’ un piccolo gioiello del cinema che piu’ ci piace. Pieno di omicidi molto splatter (la scena del corpo straziato dall’auto e’ antologia) con mutilazioni, smembramenti, sgozzamenti e spruzzate di sesso torbido, ha comunque il vero punto di forza nella seconda parte, in cui il meccanismo della suspense funziona a meraviglia, come nel miglior cinema classico. Presenta molti elementi che influenzeranno lo slasher americano, come la soggettiva dell’assassino che per buona parte del film rimane senza volto ed il cast al femminile che diventa carne da macello (tranne la Kendall, la meno attiva sessualmente, altra regola rispettata). Da gustare la famosa sequenza della chiave, geniale culmine della tensione. Meritano una citazione anche la sceneggiatura dell’ottimo e prolifico Ernesto Gastaldi (Assassinio al cimitero etrusco, Milano odia la polizia non puo’ sparare, La morte cammina coi tacchi alti ma anche C’era una volta in America) e la colonna sonora firmata dai fratelli De Angelis, davvero efficace.

Curiosita’
Martino per alcune sequenze si ispiro’a Terrore Cieco del 71 di Fleischer (Viaggio Allucinante).
La pellicola usci’ negli Stati Uniti con il titolo di Torso ed ebbe grande successo. Inoltre, rispetto alla versione italiana, quella USA ha il vantaggio di non essere stata falcidiata dai tagli della censura. Abbiamo gia’ parlato dell’amore di Tarantino e Roth per Martino. Entrambi hanno citato questo film, il primo nel finto trailer Don’t apparso in Grindhouse si ispira al trailer americano de I corpi; il secondo si rifa’ al capolavoro del regista romano per l’incipit di Hostel 2. Sergio Martino, come successo a molti altri esponenti del cinema di quegli anni, e’ stato rivalutato recentemente dalla critica grazie soprattutto alle belle parole spese per lui da Quentin. Negli ultimi anni ha diretto diversi prodotti televisivi (Carabinieri7) e un sequel de L’allenatore del pallone, di cui avremmo fatto volentieri a meno. Resta uno che il mestiere lo conosceva bene, regalandoci film tecnicamente perfetti (per esempio ne I corpi presentano tracce di violenza carnale la macchina da presa che non indugia ma che viene utilizzata in maniera complementare al sonoro per creare un effetto ancora piu’splatter) ha saputo divertirci e soprattutto spaventarci come pochi.

Episodio Pilota

6 Nov

La prima, storica, puntata del Cinema di B-etty: una breve introduzione al mondo del cinema “diversamente bello”.