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B-music

29 Mar

di Giannantonio Nero

Non c’è alcun dubbio su quanto le buone musiche possano giovare ad un film, non è raro che alcuni brani a volte competano per fama con le pellicole alle quali fanno da accompagnamento.

A cavallo dell’ondata di nuovo successo della cinematografia di serie B all’italiana registrato negli ultimi anni, anche grazie ai numerosi attestati di stima di grandi moviemakers internazionali (primo tra tutti il pluricitato Quentin Tarantino), si può riscontrare un ritrovato amore per la componente musicale di genere.

Esempio interessante di tale amarcord sonoro sono i Calibro 35, band milanese formatasi nel 2007. Ad un primo ascolto appare subito chiara la passione per il cinema poliziottesco. Non si può fare a meno di sentirsi parte di un inseguimento a bordo della mitica Alfa Romeo Giulia, che sfreccia a sirene spiegate sulle strade della Roma violenta degli anni ’70.

L’intento dei quattro, riportato nel loro sito ufficiale, è quello di “interpretare il repertorio delle soundtracks italiane cercando di farle proprie ma al contempo rimanendo fedeli e rispettosi all’opera dei grandi maestri”. Esperimento riuscito alla perfezione, basti ascoltare le cover dei brani tratti da famosi film, ad esempio Il Consigliori e Milano Odia. Altrettanto interessante è che “la composizione di brani originali segue lo stesso percorso: il gruppo cerca di ritrovare il suono, l’attitudine e quella coesistenza di generi che hanno reso famoso in tutto il mondo il gusto italiano nella musica per le immagini”, quindi non c’è da stupirsi di quanto siano omogenei al resto pezzi scritti di proprio pugno. I Calibro 35 hanno, infatti, composto, in parte o interamente, colonne sonore di pellicole che allo stesso modo hanno riscoperto lo stile italiano nel filone poliziottesco. I premi e le esibizioni internazionali sottolineano il grande successo dell’operazione di rispolvero del cinema di casa nostra.

Prima ancora degli ispettori dai modi poco ortodossi e delle sanguinose sparatorie nelle vie del belpaese, c’era un mondo fatto di pistoleri solitari, chiassosi saloons e criminali dalla Colt facile. Voce indiscutibile di tante avventure nel far west italiano erano le musiche di Ennio Morricone, al quale dedica il proprio tributo la Spaghetti Western Orchestra. Il copione è sempre lo stesso, ripresentare intramontabili successi in chiave personale, senza sminuire il valore dell’originale. Questi cinque “brutti ceffi” australiani danno vita, già dal 2004 al 2007 con il nome di Ennio Morricone Experience, ad esibizioni adatte a spettatori di tutte le età, ricche di teatralità e di verve comica, perfettamente abbigliati da comuni mortali di fine ‘800, con a disposizione un arsenale di oltre 100 tra strumenti musicali e ferraglia di varia natura. Il successo ha portato la SWO ad esibirsi ben oltre i confini natii, in tour in tutto il mondo e ovviamente anche in Italia, ricevendo ovunque applausi e simpatie del pubblico.